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SPECIALE AIOKR DAY 2023 - Intervista a Luca Cipriani e Mirko De Feo

Chiara Salzillo

Nov 2, 2023

Vorremmo che ti presentassi al nostro pubblico, condividendo chi sei e qual è il tuo ambito professionale.

Luca: Sono Head of Engineering con un grande background nel mondo IT. Aiuto PMI e Startup europee a scalare il loro business e a formare i loro manager.

Il mio background è tecnico, ma negli anni mi sono specializzato in metodologie di management.

Mirko: Lavoro da anni nel mondo startup a progetti di crescita e sviluppo del business. Mi appassiona vedere nascere nuove idee e poi riuscire a realizzarle, per questo motivo collaboro come Growth Advisor e Consulente per Venture Studios e Startup che vogliono validare una business idea o definire e lanciare piani di go-to-market ben strutturati.

Ci piacerebbe che ci dessi un assaggio di ciò di cui parlerai durante l'evento. Non occorrono dettagli eccessivi, basta una breve introduzione.

Luca: L'allineamento dei team e il mantenimento del focus sono i problemi che più frequentemente devo risolvere, soprattutto nel mondo startup. Fare meno cose meglio è di solito una delle prime cose che faccio per sbloccare il potenziale delle aziende che supporto.

Mirko: In tanti anni di lavoro in e con startup, ho visto molte buone idee fare fatica a passare all’azione, addirittura rimanendo bloccate. Da team piccoli a realtà più strutturate, il rischio di analisi paralisi o di non trovare un accordo sulla direzione è concreto. Vedremo dei casi reali di come usare la metodologia OKR e come contribuisca a creare focus e far partire iniziative che portano risultati.

Come hai scoperto gli OKR e qual è stata la tua prima reazione?

Luca: Un CFO visionario mi fece leggere il libro "Measure What Matters", da lì in poi ho cominciato a risalire alla storia degli OKR, fino a tornare agli albori, con Mary Parker Follet.

La prima reazione è stata: è così semplice che può funzionare. E da lì ho iniziato, facendo tanti errori, e imparando continuando a provare.

Mirko: La prima volta che ne ho sentito parlare è stato grazie ad un mio collega americano durante i miei anni di lavoro in startup a Berlino, ma ho iniziato ad usarli in startup italiane che avevano bisogno di dare struttura a team in crescita. Ho apprezzato da subito l’aspetto collaborativo della metodologia, la capacità di creare direzioni condivise, ma soprattutto di focalizzazione e orientamento all’outcome. Da allora, da appassionato di risultati, è diventato il mio mindset per tutte le mie attività, anche non lavorative. Creo OKR per ogni progetto, dal più piccolo al più complesso.

Ci piacerebbe che condividessi un aneddoto divertente o interessante legato agli OKR o alla tua esperienza con essi.

Luca: Durante i workshop sugli OKR che tengo spesso, l'obiettivo personale che molti propongono è: "voglio comprare casa entro fine anno". Quasi nessuno risale al problema che vogliono davvero risolvere, ma quando lo fanno sorridono, e alcuni decidono invece di prendere in affitto un appartamento.

Mirko: Ogni volta che introduco la metodologia con un nuovo cliente, mi dà grande soddisfazione vedere le reazioni positive, quasi liberatorie, di founders, manager e CEO che finalmente trovano focus, chiarezza e soprattutto actionability delle idee o attività che avrebbero sempre voluto far partire, ma che bloccati dal business as usual o da prioirità non definite, hanno sempre rimandato.

Cosa ti aspetti da questo evento? Quali opportunità o insights sperate di ottenere?

Luca: Creare una rete di professionisti della metodologia è importante per diffonderla anche in Italia. Sono certo che l'evento sarà ricco di contenuti, ma anche di persone competenti e curiose. Mi piacerebbe approfondire i vari metodi di implementazione a seconda delle dimensioni dell'azienda, e ottenere ulteriori feedback sul nostro metodo di implementazione degli OKR.

Mirko: Non vedo l’ora di potermi confrontare con professionisti e aziende che applicano la metodologia, conoscere nuovi use cases e learnings scaturiti dall’esperienza di ciascuno di loro. Degli OKR, mi piace la flessibilità e l’aspetto non dogmatico. Permettono a tutti di trovare la formula che funziona meglio per loro e questo li rinvigorisce e crea modelli sempre nuovi da cui tutti possono trarre valore per migliorare il proprio ambiente.